Hello world,
dopo una lunga attesa rieccomi qui. Vi scrivo, mentre fuori finalmente pare essere scoppiata la primavera, da sotto un piumone lottando con tutto me stesso per non ammalarmi proprio in questi giorni di festività.
Chi mi segue sui social saprà che un mesetto fa ci sono stati i Cinema Days e che io e Fede, ovviamente, lo abbiamo sfruttato quasi per intero: 3 sere su 4 passate davanti al grande schermo 💪
Prima o poi riuscirò a parlare di tutti e tre ma ora partiamo con il primo: Bentornato Presidente.
Seguito del ben apprezzato Benvenuto Presidente! con Claudio Bisio protagonista, nel ruolo di Giuseppe Garibaldi.
L’Italia è ancora una volta alle prese con le elezioni politiche ma, a questo giro, il governo che si viene a creare è figlio di un’alleanza un po’ forzata tra due schieramenti politici. Un governo che non può insediarsi finché non riuscirà a trovare un rappresentante unico che vada bene a tutti. Dopo mille discussioni, la scelta cadrà su quel Giuseppe Garibaldi che aveva già coperto, per un brevissimo periodo, la carica di Presidente della Repubblica 8 anni fa. Per i burattinai che muovono i fili alle spalle di Peppino, quest’ultimo è l’uomo ideale per loro. Una marionetta perfetta che non avrebbe mai scoperto i mille intrighi che si sarebbero creati da lì a poco.
Il film è inutile dire che prende a piene mani da quella che è l’attuale situazione politica italiana. I nomi di rappresentanti e partiti sono inventati ma, oltre alla situazione, anche gli atteggiamenti e le movenze dei due capisquadra ricordano i nostri cari Salvini e Di Maio.
Una commedia simpatica che, secondo me, riesce a superare il capitolo precedente. Giancarlo Fontana, il nuovo regista, osa decisamente di più rispetto al suo predecessore poiché lancia frecciatine, a volte molto poco velate, a quella che è la nostra realtà politica odierna. Il risultato finale è sicuramente un film più incisivo del prequel, il quale si limitava a dei riferimenti abbastanza generici alla politica italiana. Vero anche che Milani, il regista di allora, non poteva certo immaginare una situazione politica come quella di oggi 6 anni fa. Effettivamente metà sceneggiatura di questa pellicola è stata già scritta sui giornali degli ultimi mesi, la restante è stata ben costruita e completata per infine andare a chiudersi in un classico finale dove i buoni vincono. Ed è qui che lo spettatore inevitabilmente penserà: “E’ proprio un film“.
Già perché se da un lato si sorride, tra sketch da classica commedia e riferimenti vari alla realtà, dall’altro si esce dalla sala pensando che chissà se avremo mai il nostro Peppino Garibaldi che ci salverà tutti.
Il cast ha funzionato bene. Bisio continua a portarci un Giuseppe Garibaldi semplice, ingenuo ma dal cuore grande e innamorato perso della sua Janis (che stavolta è interpretata da Sarah Felberbaum). Paolo Calabresi è Teodoro Guerriero, un tipo rabbioso (solo se ripreso da telecamere) e sempre con addosso una felpa per divisa. Un’ottima interpretazione di Salvini. Ma ancora più bella, secondo me, quella di Guglielmo Poggi nei panni di Danilo Stella. Un tipo eternamente indeciso che sfoggia le migliori battute quando è in secondo piano sulla scena, spesso smarrito e in cerca di approvazione. Molto divertente.
In generale il film è una commedia leggera che scorre via piuttosto bene. Forse un po’ lenta solo la parte iniziale ma, una volta ingranata la giusta marcia, non si ferma più. Benvenuto Presidente! lo ricordavo come un bel film ma durato un po’ troppo poco, cosa che non ho riscontrato in questo seguito.
Un film carino da vedere al cinema ma anche tranquillamente a casa, in famiglia o tra amici, che riuscirà quantomeno a farvi sorridere e discutere quei 5 minuti, il tempo di dire quelle 4 frasi tipiche di noi italiani quando ci lamentiamo della nostra politica. Poi tanto si torna tranquilli alla serata.
Io vi saluto e vi rimando al prossimo post…
Stay tuned!
[…] su 4 giorni di manifestazione noi ne abbiamo sfruttati ben 3, e dopo avervi raccontato di Bentornato Presidente, ora è la volta di […]
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