Hello world,
lo scorso week-end io e Fede abbiamo scoperto e visitato la mostra fotografica di Elliot Erwitt, che si sta svolgendo alla Reggia di Venaria. Non mi dilungherò molto, voglio solo stuzzicarvi un po’ nel caso possa interessarvi.
Confesso che non sono un esperto di fotografia e che non conoscevo l’autore, ma so apprezzare l’arte della fotografia e la bravura che si può nascondere dietro i migliori scatti.
La mostra si svolge nella Sala Dei Paggi nelle Scuderie Reali della Reggia ed è composta da una raccolta di oltre 170 immagini, che ripercorrono l’intera carriera del fotografo.
Gli scatti sono divisi in 3 macro aree: gli scatti in bianco e nero, quelli a colori e quelli eseguiti sotto il falso nome di André S. Solidor.
La prima è sicuramente la raccolta di foto che mi ha colpito di più: tanti scatti davvero emozionanti, divertenti e assurdi, tutti aggettivi tipici di Erwitt.
La seconda l’ho trovata un po’ sottotono rispetto la prima. Come dice Erwitt stesso, “i colori sono più descrittivi e informativi”, e infatti sono perlopiù scatti fatti a celebrità e foto realizzate per campagne pubblicitarie.
La terza e ultima sezione contiene tutti gli scatti che Erwitt ha pubblicato sotto il nome di André S. Solidor, un suo alter ego. Quest’ultimo rappresenta un fotografo eccentrico e moderno, creato per punzecchiare tante mode fotografiche contemporanee e commerciali: scatti pieni di nudità, di finzione e di insensato surrealismo.
Se avete la possibilità di andarci e un’oretta libera da spendere, ve lo consiglio vivamente perché saprà farvi riflettere, emozionare, sorridere e ridere.
Vi segnalo che il prezzo del biglietto intero è di 12 euro ed è compresa un audio guida, che vi accompagnerà nella descrizione delle principali opere. Nonostante sul biglietto e sul posto fosse segnalata come ultima data utile il 24 febbraio, dal sito della Venaria sembrerebbe che la mostra sia stata prolungata per un ulteriore mese.
Qui trovate ulteriori informazioni e la possibilità di prenotare il biglietto: http://www.lavenaria.it/it/mostre/elliott-erwitt-personae
A me non resta che salutarvi e…
Stay tuned!