Domani è un altro giorno

Hello world,

la scorsa settimana io e Fede abbiamo deciso di andare al cinema per due opere italiane: Domani è un altro giorno Croce e delizia. Per una pura questione di orari abbiamo dato la precedenza al primo ma siamo riusciti a vedere anche il secondo nel week-end.

Domani è un altro giorno è un film di Simone Spada con protagonisti Marco Giallini e Valerio Mastandrea. Secondo film del blog in cui compare Giallini e, come vi avevo già detto per Non ci Resta che il Crimine, è uno dei miei attori preferiti e il fatto che sia di nuovo qui in meno di 3 mesi né è la prova. Rispetto al film di Massimiliano Bruno, questo lungometraggio esalta meglio le doti dell’attore non soltanto perché è un po’ più drammatico e perché lui ne è il protagonista.

Film che vede Tommaso, interpretato da Valerio Mastandrea, intento a tornare in Italia dal Canada, dove ormai viveva da anni, per passare 4 giorni in compagnia del suo storico amico, Giuliano. L’opera si sviluppa interamente in questi 4 giorni, scelta stilistica originale e ben interpretata. Questo ritorno è dettato dal fatto che Giuliano, malato da tempo di tumore, decide di interrompere le cure, ormai divenute inutili se non per allungare di qualche mese la propria esistenza.

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Giuliano è un attore, e tra i due si capisce fin da subito che è il più giocherellone e il più allegro, quello che ha sempre fatto le cose con il cuore più che con la testa. E in questi 4 giorni cercherà in tutti i modi di godersi il suo amico, tentando di fare l’impossibile pur di far rivivere attimi simili ai loro anni universitari. E in queste occasioni non mancheranno scene anche esilaranti. Ma ovviamente, il vero motivo di quell’incontro si annida inesorabile tra loro e quindi diventa inevitabile parlarci, affrontarlo e subirlo. Ma Tommaso, personaggio altrettanto affascinante quanto quello di Giuliano, farà di tutto per rimanere freddo e lucido di fronte alla realtà e infatti difficilmente si lascerà travolgere dal dramma che sta accadendo intorno a loro. Lo vivrà internamente senza mai esternarlo.

Toccanti e decisamente efficaci tutte le scene in cui è evidente la sofferenza che vive Giuliano in giro per la città: lui, che ha il palco nelle vene, ora si ritrova a non essere salutato dai colleghi, che fan finta di non vederlo, o che peggio venga avvicinato non più per essere complimentato ma per essere compatito. Davvero toccante. Non da meno è il rapporto che Giuliano ha con il proprio cane, che in questi 4 giorni sarà il terzo protagonista della storia e che regalerà tanta tenerezza.

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Ecco di scene toccanti questo film ne ha tante ma sicuramente me ne rimarranno due impresse su tutte. La prima è inevitabilmente il finale con i saluti all’aeroporto, bello e tutto sommato anche abbastanza inaspettato. Il secondo è l’abbraccio tra Giuliano e il figlio, quando il primo lo raggiunge a Barcellona facendogli una sorpresa per il compleanno, il loro saluto è davvero ricco di commozione. Non vi do troppi dettagli per non rovinarvi lo spettacolo, ma se qualcuno lo ha visto sono davvero curioso di sapere se concorda con me o meno.

Rifacendomi all’ultimo post su Copperman, questo film è la risposta giusta alle critiche ricevute da Fede che mi ha dato dell’insensibile in quell’occasione. Come detto, questo film, a differenza di Copperman, è pieno di scene clou, è convincente e realistico, ecco perché per me funziona. Certo con il tema della morte centrale per un dramma è voler vincere facile, ma vi assicuro che nel complesso non risulta mai essere esageratamente drammatico o esageratamente moralista. L’amicizia tra i due protagonisti è forte e si vede fin da subito e sembra davvero naturale e vera. Certo, gli attori che li interpretano sono dei fuoriclasse del nostro cinema, oltre che realmente amici nella vita.

Peccato per un piccolo neo nella sceneggiatura: io avrei evitato l’ultima notte movimentata di Tommaso, l’ho trovata decisamente fuori luogo e abbastanza inutile.

Al di là di tutto, è sicuramente un film che consiglio di vedere a chiunque. Spero che ci sia ancora in giro per le sale, ma se così non fosse recuperatelo e guardatevelo tra le vostra mura di casa, perché  vivrete una bella storia di un’ora e mezza, intensa e naturale. E’ stato bello ritrovare due dei protagonisti di Perfetti Sconosciuti, un film che significa molto per me, per diverse ragioni. Qualitativamente pari, secondo me.

Mi dispiace solo averci messo 10 giorni per completare questo post, nonostante l’abbia messo in cima a tutte le bozze che ho in coda, ma purtroppo sono giorni davvero intensi per me. Spero di sbrigare quanto prima tutti gli altri.

Ciao ragazzi e…

Stay tuned!

 

 

 

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